Un fatto d’educazione.
“« […] Uno ci gioca, ci scherza su, però quando pensa che andrà sulla Luna come prima cosa chiede aiuto a Dio. Come seconda cosa poi lo ringrazia.»
«E se l’aiuto non viene?»
«Disgraziata! Ringrazia lo stesso. È un fatto di educazione. Se io ti chiedo un fiammifero e tu non me lo dai, io ti ringrazio lo stesso sì o no? Un fatto di educazione. Di conseguenza mi chiedo: perché devo essere educato con te e con Dio no?»”
O. Fallaci, Se il sole muore, BUR, 2010, pp. 565.