Leggere la gente
“Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia… tutta scritta, addosso. Lui leggeva, e con cura infinita, catalogava, sistemava, ordinava…Ogni giorno aggiungeva un piccolo pezzo a quell’immensa mappa che stava disegnandosi nella testa, immensa, la mappa del modo, del mondo intero, da un capo all’altro, città enormi e angoli di bar, lunghi fiumi, pozzanghere, aerei, leoni, una mappa meravigliosa. Ci viaggiava sopra da dio, poi, mentre le dita gli scivolavano sui tasti, accarezzando le curve di un ragtime.”
A. Baricco, Novecento: un monologo, Edizioni Angelo Manzoni, 2000, p. 39.