Le rose
Più sopra, su la sporgenza del caminetto, da una delle coppe cadevano foglie d’una grande rosa bianca che si disfaceva a poco a poco, languida, molle, con qualche cosa di femminino, direi quasi di carnale. Le foglie, concave, si posavano delicatamente sul marmo, simili a falde di neve nella caduta.
Gabriele D’Annunzio, Il piacere, libro I, pg. 30.