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D’Annunzio: una vita tra sfarzo e mistero

D’Annunzio: una vita tra sfarzo e mistero

Giordano Bruno Guerri pubblica “La mia vita Carnale” (Mondadori). Come viveva davvero D’Annunzio e qual’era il suo più arcano segreto?

“La passione in tutto. Desidero le più lievi cose perdutamente, come le più grandi. Non ho mai tregua.”

(G. D’Annunzio)

Che D’Annunzio desiderasse – e ottenesse – tutto ciò che potesse stuzzicare i suoi appetiti, è cosa assai nota. Non sono solo leggende quelle che vedono le porte del Vittoriale aprirsi alle più costose opere d’arte, come alle più raffinate dame dell’alta società dell’epoca.

Ma ti sei mai chiesto come facesse?

Giordano Bruno Guerri, direttore del Vittoriale, pubblica La mia vita carnale (edito da Mondadori), una biografia quanto mai dettagliata e appassionata degli anni trascorsi tra le mura del mausoleo di Gardone. Grazie alle testimonianze ritrovate nei diari di Aélis e Luisa, le due donne che più a lungo hanno convissuto con il Vate, Guerri ti spalanca i cancelli di una vita tanto viziosa quanto consacrata al culto del bello. “Io sono un animale di lusso; e il superfluo m’è necessario come il respiro.” Soleva dire Gabriele.

Ma quelli raccontati non sono solo un insieme di anni scanditi dal susseguirsi di amanti d’ogni forma e sapore: dietro all’aura ammaliatrice del D’Annunzio elegante a capriccioso, l’autore ti svela un aspetto spesso dimenticato. La cocaina, gli anni che avanzano, l’iperattività furiosa e superomistica potrebbero rivelare un’ipotesi amaramente poco dannunziana: “quella che vede un uomo terrorizzato dal declino e dalla morte,” intesa non tanto come termine del cammino terreno, quanto come ammosciamento del genio (cit. Guerri).

Successo, fascino, erudizione. Eppure qualche cosa di più c’è.

Se l’enigma D’Annunziano ha stimolato la tua curiosità, c’è un altro appuntamento cui non puoi mancare: da stasera al Teatro Manzoni di Milano va in scena Gabriele D’Annunzio tra amori e battaglie (per la regia di F. Sala), uno spettacolo di E. S. Labini liberamente tratto da un’altra puntuale biografia di scritta da Guerri: L’amante guerriero.

Chissà che questi excursus nell’intimo dell’uomo non possano finalmente svelare quell’inestricabile mistero chiamato Gabriele D’Annunzio.

Federica Musto

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