Groviglio
“C’è qualcosa di strano, di inesplicabile in un cavo da rimorchio. Lo si arrotola con la pazienza e la cura con la quale si piegherebbe un paio di calzoni nuovi, ma cinque minuti dopo, quando si riprende, ci si trova tra le mani un orrendo groviglio esasperante.
Io non voglio essere ingiusto, ma sono fermamente convinto che se si prendesse un normale cavo da rimorchio, lo si stendesse dritto dritto in mezzo a un campo e poi si distogliesse lo sguardo per trenta secondi, quando ci si voltasse di nuovo, lo si troverebbe tutto ammucchiato in mezzo al campo, aggrovigliato e annodato, e si constaterebbe che le due estremità sono sparite; dopo di che, per sbrogliarlo, ci vorrebbe una buona mezz’ora di lavoro, con relativo accompagnamento di imprecazioni.”
J. K. Jerome, Tre uomini in barca (per tacer del cane) (1974), BUR, 2001, pp. 104-5.