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Luci e ombre dal XVIII secolo: il Romanticismo Nero

 Luci e ombre dal XVIII secolo: il Romanticismo Nero

Il Musée d’Orsay di Parigi ospita “L’ange du bizarre: Le romantisme noir de Goya à Max Ernst”. Cose vuole l’uomo moderno? Le due facce delle nostre fantasie e dei nostri desideri.

«Sentimenti mitigati quando, per la prima volta, si addentra nella foresta: estasi, oppressione […] fuori e dentro contemporaneamente. Libero e prigioniero.» [1]

Contraddizione.

Siamo soliti pensare l’uomo di oggi come figlio della rivoluzione Illuminista del 1700. Scienza, logica, ragione.

Eppure proprio in quegli anni in cui Rousseau sviluppava in mito della provvida Madre Natura, un’altra corrente di pensiero, del tutto opposta alla prima, avvicinava con la sua ombra i tanto decantati lumi.

Füssli, Incubo, 1781.

In un XVIII secolo colmo di crisi e contrasti, in cui l’uomo, solo e indifeso, fatica a stare al passo di una civiltà sempre più astrusa e prigioniera, il Romanticismo Nero dei romanzi di Walpole comincia la sua corsa verso l’irrazionale. Dove la società detta legge ed esige rigore, l’arte apre le porte proibite di sogni e desideri reconditi; laddove il Bello vuole allettare il nostro intelletto con le sue forme eleganti e perfette, il Sublime kantiano sconvolge l’uomo con la sua enormità e potenza, insegnandoci il senso d’inferiorità nei confronti di una Natura non più Madre, ma «Matrigna»[2]. Un piacere che deriva dunque dall’impulso e dall’assurdo, che affonda le sue radici nella voluttà dell’inspiegabile, nell’erotismo della tentazione. Orridi diavoli che fanno preda d’innocenti vergini; virtù profanate da magia e superstizione.

Dante, Shakespeare, Milton. E ancora Hoffmann, Poe, Ernst. Un fantastico che ieri entrava nelle pacate case borghesi, e che oggi fa irruzione nel nostro contemporaneo universo quotidiano.

 Federica  Musto


[1] Max Ernst, “Che cos’è una foresta?”, Note biografiche, 1972: 15.

[2] cit. Leopardi, Dialogo della Natura e di un islandese, 1824.


 

INFORMAZIONI:

L’ange du bizarre

Le romantisme noir de Goya à Max Ernst

Muséè d’Orsay, Parigi

Fino al 9 giugno 2013

www.musee-orsay.fr

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